NOTAS DETALLADAS SOBRE FARE RICORSO IN CASSAZIONE

Notas detalladas sobre fare ricorso in cassazione

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Tra Appello e Cassazione intercorre un termine più lungo nel caso di mancata notifica della sentenza di una parte all’altra; tale termine è di sei mesi dalla pubblicazione della sentenza, ossia da quando i giudici trasmettono la sentenza alla cancelleria della Corte d’Appello che poi la trasmetterà alle parti in causa.

Per quanto riguarda il caso, più complesso, dell’impugnazione volta a ottenere un ripensamento da parte della Corte di Cassazione sulla giurisprudenza da applicare ai fatti oggetto di causa, il motivo di impugnazione dovrà essere abbastanza efficace da offrire elementi affinché la Cassazione possa ritenere necessario applicare un diverso orientamento giurisprudenziale.

I giudici di appello, pur errando nel non rilevare la prescrizione di parte dei reati contestati, hanno sintetizzato e fatto rinvio anche a quanto già contenuto nella sentenza di primo categoría, motivando con sufficienza in ordine alla integrazione della fattispecie cui deve in questa sede, ai fini delle statuizioni civili, farsi specifico richiamo, confermando la quantificazione in tal modo effettuata.

Il ricorrente contesta quanto sostenuto dal Tribunale e dalla Corte d'Appello in ordine alla qualità di incaricato di pubblico servizio. In particolare osserva come quelli del M. fossero ruoli meramente materiali ed esecutivi di catturatore, che tutti gli atti dell'ufficio dovevano avere la firma del solo operatore principale concessionario dell'impianto e che, se anche gli atti fossero stati firmati dal M.

, e seguenti circa la mancata assunzione di prove decisive e alla mancanza, erroneità ed illogicità della motivazione sul punto, quanto sostenuto dal ricorrente impar corrisponde alla sequenza procedimentale descritta analiticamente sia dalla Corte di merito che dal tribunale (che con ordinanza aveva statuito sul punto) che hanno motivato specificatamente sulla decadenza della prova: il Tribunale per ben due volte aveva onerato la parte alla citazione dei testi, citazione già autorizzata, contrariamente a quanto sostenuto dal ricorrente, immediatamente dopo il deposito della relativa relación; a fronte di tali richiesta il difensore dell'imputato impar vi aveva provveduto, richiedendo un ulteriore rinvio dell'udienza per la successiva citazione dei testi senza addurre alcuna giustificazione in ordine alla omessa citazione se non quella connessa alla organizzazione effettiva del diritto di difesa. Sul punto i giudici di merito fanno espresso richiamo alla decisione di questa Corte secondo cui il termine stabilito dal giudice del dibattimento per la citazione dei testimoni è inserito in una sequenza procedimentale che ha natura perentoria e impar ammette ritardi o rinvii dovuti alla mera negligenza delle parti (se non, in via del tutto eccezionale, per caso fortuito o forza maggiore); ove la parte impar effettui la citazione dei testimoni entro il predetto termine, decade dal diritto di assumerne la testimonianza (Sez.

); i riferimenti effettuati alla cattura di uccelli all'interno di un impianto soggetto a controllo da parte di organi pubblici che, in assenza di altri impianti analoghi nella zona, Bancal compatibile con quello denominato (OMISSIS) in cui il M. svolgeva la attività di catturatore in ausilio di T.R., concessionario; che nelle intercettazioni telefoniche delle conversazioni tra i due si parlava del doctrina che consentiva loro di occultare la condotta di reato di vendita degli uccelli catturati per come contestata in concorso.

La Corte d'Appello, nonostante la specifica censura formulata nei relativi motivi, erra ritenendo che la motivazione del Giudice delle indagini preliminari fosse corretta e, come sostenuto dal giudice di primo cargo, si rifacesse ai principi giurisprudenziali ormai consolidati sul punto. Anche i decreti di proroga, che a loro volta richiamavano il provvedimento genetico, dovevano considerarsi egualmente nulli e, quindi, l'attività di intercettazione inutilizzabile.

La legge vieta alla Suprema Corte di entrare nel merito della vicenda sottopostale, nel senso che, nel momento in cui verifica la regolarità della sentenza impugnata, non può mettere in discussione la ricostruzione storica dei fatti così come compiuta dal giudice precedente. L’unica cosa che può fare la Corte di Cassazione è verificare la useful reference conformità a legge della decisione contestata.

- l'azione non poteva essere proposta. Sono i casi in cui il vizio ha carattere radicale: ad esempio la mancanza di un requisito dell'azione oppure un vizio d'origine o sopravvenuto del procedimento.

Circostanza che, eccepita nei motivi d'Appello, avrebbe dovuto formare oggetto di specifica ordinanza di ammissione ad opera del giudice distrettuale che non ha argomentato sul punto.

La corte quando accoglie il ricorso adotta un provvedimento con cui "cassa" (e cioè annulla) la sentenza impugnata. Con la "cassazione" della sentenza può prendere due tipi diversi di decisione, a seconda del tipo di questione che è chiamata a risolvere:

Per scoraggiare weblink eventuali abusi del diritto di impugnazione, il legislatore del 2006 aveva previsto che la Corte potesse condannare la parte soccombente al pagamento, a favore della controparte, di una somma, equitativamente determinata, non superiore al doppio dei massimi see here tariffari, se riteneva che essa avesse proposto il ricorso o vi avesse resistito anche solo con colpa bajo.

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Mai come oggi, periodo in cui si avverte sempre più una crisi nel funzionamento della giustizia, il criterio di sinteticità nella redazione degli atti processuali è fondamentale e viene premiato dai giudici (sommersi da lavoro arretrato e dalla continua domanda di giustizia). Ecco, dunque, che la chiarezza e la sinteticità nella redazione del ricorso per Cassazione assumono un ruolo predominante e centrale nel diritto vivente, ma impar solo. Recente, infatti, è sia la nota del primo Presidente della Corte di cassazione con cui questi ha sollecitato la redazione di ricorsi che non superino le venti pagine, sia il protocollo di intesa tra la Corte di cassazione e il Consiglio nazionale forense, che ha dettato le regole redazionali del ricorso per Cassazione, al fine di definirne dei limiti contenutistici.

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